La camomilla romana o Chamaemelum nobile (L.) All., è un antico rimedio popolare fin dal Medioevo.
CAMOMILLA ROMANA – Chamaemelum nobile (L.) All. – ROMAN CHAMOMILE
La camomilla romana o Chamaemelum nobile (L.) All. acquisì l’aggettivo “romana” dal medico, botanico e naturalista tedesco Joachim Camerarius, detto il Giovane, nel 1598 in seguito all’osservazione che tale pianta cresceva in abbondanza vicino a Roma. La specie fu definita nobile perché era stato evidenziato che le sue proprietà erano migliori di quelle della camomilla comune chamomile. La camomilla romana è tradizionalmente utilizzata per la sua azione rilassante a livello intestinale in caso di disturbi spastici e infiammatori caratterizzati da gonfiore di natura nervosa, ovvero il classico mal di pancia.
La camomilla romana nella medicina popolare è anche considerata un utile antinfiammatorio per uso esterno, in particolare in caso di infiammazione della cute e delle mucose e di infezioni batteriche della cute, delle mucose del cavo orale e della gengiva. Nel 1992 fu pubblicata la prima monografia nel British Herbal Compendium (Volume 1) in cui sono riportate tali indicazioni con la posologia. La Commissione E nel 1993 pubblicò invece una valutazione negativa di tale pianta sulla base della mancanza di studi che ne confermavano l’efficacia e in seguito alla manifestazione di reazioni allergiche. Attualmente la camomilla romana è una droga ufficialmente iscritta in diverse Farmacopee, tra cui la Farmacopea Europea 6 (2008), e l’HMPC ha pubblicato la sua monografia nel 2011 come Traditional Use per uso orale come supporto in caso di lievi problematiche gastrointestinali associate a gonfiore e flatulenza, con l’avvertenza di evitarne l’uso nei bambini al di sotto dei 12 anni.
COMMERCIALIZZAZIONE
- Farmaci o galenici
- Integratore alimentare
- Piante ad uso alimentare
- Cosmetici
PREPARAZIONI
- Droga essiccata per tisana
- Estratto liquido idroalcolico anche in associazione con altre piante
EFFETTI COLLATERALI
Reazioni allergiche in soggetti predisposti.
CONTROINDICAZIONI
- In gravidanza e allattamento
- Bambini al di sotto dei 12 anni
- Ipersensibilità o allergie verso uno o più componenti
- Periodo pre-operatorio
- Gastriti acute
- Ulcera peptica
INTERAZIONI FRA LA DROGA E I FARMACI
- Amari
- FANS
- Farmaci con attività gastrolesiva
*Con il termine COMMERCIALIZZAZIONE si intende la commercializzazione potenziale come stato membro dell’unione europea. Per quanto riguarda la voce “Farmaci o galenici” ci si riferisce alle monografie della Commision E, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS o WHO, World Health Organization), dell’European Scientific Cooperative On Phytotherapy (ESCOP) e dell’EMA (Europea Medicine Agency) e alla presenza nelle Farmacopee di tutti i paesi del mondo. Le voci sottolineate indicano l’effettiva presenza della pianta nei diversi prodotti commercializzati in Italia al momento della presentazione della monografia (02/2015)
BIBLIOGRAFIA
- http://www.ema.europa.eu/ema/
- Capasso F., Grandolini G., Izzo A.A. Fitofarmacia-Impiego razionale delle droghe vegetali. Ed.Springer, 2006.
- Fabio Fiorenzuoli. “Interazione tra erbe, alimenti e farmaci”. Ed. Tecniche Nuove 2008
- http://www.fitovigilanza.it/
- Immagine: ©Karelj (Own work) [Public domain], via Wikimedia Commons; Wikipedia