Il carciofo è tradizionalmente indicato in caso di problematiche digestive e del fegato.
CARCIOFO – Cynara scolymus L. – ARTICHOKE
La Cynara scolymus L., comunemente noto come carciofo, è tradizionalmente indicato come eupeptico (cinaropicrina) e coleretico (cinarina) nelle problematiche digestive in caso di dispepsia, sensazione di pienezza, flatulenza, nausea, mal di stomaco e vomito (OMS), indicazioni riportate anche nella monografia EMA (2011). La ricerca scientifica ne indica anche l’utilizzo nelle iperlipidemie (cinarina e luteolina inibiscono l’enzima coinvolto nella sintesi endogena di colesterolo e l’estratto funge anche da colagogo, ovvero favorisce il flusso di bile) e come diuretico (acidi fenolici). Il suo utilizzo è generalmente abbastanza sicuro, ma oltre alla controindicazione in caso di allergia al carciofo e alle composite è da evitare se ci sono ostruzioni delle vie biliari, colangite, calcoli biliari, qualsiasi altra malattia delle vie biliari ed epatite.
COMMERCIALIZZAZIONE*
- Farmaci o galenici
- Integratore alimentare
- Pianta ad uso alimentare
- Cosmetici
PREPARAZIONI
- Droga essiccata per tisana
- Estratto secco anche in associazione con altre piante in capsule o compresse
- Estratto fluido anche in associazione con altre piante
- Tintura anche in associazione con altre piante
EFFETTI COLLATERALI
- Sono stati segnalati alcuni casi di disturbi gastrointestinali come nausea, vomito e diarrea o reazioni allergiche con orticaria, prurito, rush, rinite allergica.
CONTROINDICAZIONI
- In gravidanza e allattamento
- Bambini al di sotto dei 12 anni
- Ipersensibilità o allergie verso uno o più componenti
- Periodo pre-operatorio
INTERAZIONI FRA LA DROGA E I FARMACI
- Ipotensivi e digitalici: possibile sommazione
- Antianginosi, betabloccanti e altri antiaritmici: aumenta azione bradicardizzante
- Antiaggreganti piastrinici: aumnto rischio sanguinamento
*Con il termine COMMERCIALIZZAZIONE si intende la commercializzazione potenziale come stato membro dell’unione europea. Per quanto riguarda la voce “Farmaci o galenici” ci si riferisce alle monografie della Commision E, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS o WHO, World Health Organization), dell’European Scientific Cooperative On Phytotherapy (ESCOP) e dell’EMA (Europea Medicine Agency) e alla presenza nelle Farmacopee di tutti i paesi del mondo. Le voci sottolineate indicano l’effettiva presenza della pianta nei diversi prodotti commercializzati in Italia al momento della presentazione della monografia (02/2015)
BIBLIOGRAFIA
- Blumenthal M, Busse WR, Goldberg A, Gruenwald J, Hall T, Riggins CW, et al. editors. The complete. German commission E monographs. American Botanical Council, Austin, Texas 1998
- Blumenthal M, Goldberg A, Brinckmann J. editors. Herbal medicine Expanded Commission E monographs: The American Botanical Council. Austin, Texas 2000
- AA.VV. “OMS: Monografie di Piante Medicinali Volume 1”. Ed. Società Italiana di Fitoterapia, Siena, 2002.
- European Scientific Cooperative On Phytotherapy. Monografie ESCOP: le basi scientifiche dei prodotti fitoterapici. Planta medica, 2006.
- http://www.ema.europa.eu/ema/
- Capasso F., Grandolini G., Izzo A.A. Fitofarmacia-Impiego razionale delle droghe vegetali. Ed.Springer, 2006.
- Fabio Fiorenzuoli. “Interazione tra erbe, alimenti e farmaci”. Ed. Tecniche Nuove 2008
- http://www.fitovigilanza.it/
- Immagine: ©Photograph by Mike Peel (www.mikepeel.net). [CC BY-SA 4.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0)], via Wikimedia Commons; Wikipedia/commons