Tutti i tipi di tè verde, tè nero e tè oolong, derivano dalla Camelia sinensis, una pianta della famiglia delle Theaceae ampiamente coltivata in Cina, in India, in Giappone e in Indonesia.
TÈ VERDE – Camellia sinensis (L.) Kuntze, non fermentatum folium – GREEN TEA
Il tè verde si ottiene da foglie non fermentate che sono gentilmente sottoposte all’azione del vapore e alla luce, per inattivare gli enzimi che provocherebbero la fermentazione, e poi essiccate. Le foglie del tè oolong sono parzialmente fermentate e il tè nero è completamente fermentato. Più alto è il grado di fermentazione, minore è il contenuto di polifenoli e maggiore è il contenuto di caffeina. Il tè nero ha un contenuto di caffeina 2-3 volte maggiore del tè verde. Il tè verde vanta una lunga tradizione d’uso nei paesi orientali d’origine e in Europa lo si utilizza da circa 100 anni. Negli ultimi anni la comunità scientifica sembra nutrire sempre più interesse sulle potenzialità di questa pianta per le sue proprietà antiossidanti che potrebbero essere utili nella prevenzione di diverse problematiche. Il tè verde ha inoltre dimostrato un’azione coadiuvante nei normali processi digestivi, un’attività epatoprotettiva e detossificante, un potenziale effetto dimagrante. Queste e altre proprietà sembrano fare del the verde un “toccasana naturale” ad ampio spettro d’azione, ma nonostante la mole di lavori scientifici la comunità scientifica è abbastanza divisa perché non ci sono ancora delle evidenze di qualità a sostegno dei vari risultati ottenuti e in particolare non c’è uno standard di riferimento per il preparato. L’unica proprietà che viene riconosciuta alla pianta è quella corroborante in caso di stanchezza e affaticamento per il suo contenuto in caffeina, proprietà indicata nella monografia EMA (2013).
COMMERCIALIZZAZIONE*
- Farmaci o galenici
- Integratore alimentare
- Cosmetici
PREPARAZIONI
- Droga essiccata per tisana
- Estratto secco anche in associazione con altre piante in capsule o compresse
EFFETTI COLLATERALI
Si sono registrati casi di dermatiti da contatto e reazioni allergiche in persone allergiche alle composite.
CONTROINDICAZIONI
- In gravidanza e allattamento
- Ipersensibilità o allergie verso uno o più componenti
- Periodo pre-operatorio
- Ulcere gastriche e duodenali
- Ipertensione e aritmia
INTERAZIONI FRA LA DROGA E I FARMACI
- Sedativi: inibizione effetto
- Farmaci simpatico mimetici: potenziamento effetti collaterali
*Con il termine COMMERCIALIZZAZIONE si intende la commercializzazione potenziale come stato membro dell’unione europea. Per quanto riguarda la voce “Farmaci o galenici” ci si riferisce alle monografie della Commision E, dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS o WHO, World Health Organization), dell’European Scientific Cooperative On Phytotherapy (ESCOP) e dell’EMA (Europea Medicine Agency) e alla presenza nelle Farmacopee di tutti i paesi del mondo. Le voci sottolineate indicano l’effettiva presenza della pianta nei diversi prodotti commercializzati in Italia al momento della presentazione della monografia (02/2015)
BIBLIOGRAFIA
- http://www.ema.europa.eu/ema/
- Capasso F., Grandolini G., Izzo A.A. Fitoterapia-Impiego razionale delle droghe vegetali. Ed.Springer, 2006.
- Fabio Fiorenzuoli. “Interazione tra erbe, alimenti e farmaci”. Ed. Tecniche Nuove 2008
- http://www.fitovigilanza.it/
- Immagine: © Fagus (Own work) [CC BY-SA 3.0 (http://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0)], via Wikimedia Commons; Wikipedia